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Le associazioni ambientaliste intorno ad un tavolo col Coni e il Comune di Roma in ottica Roma 2024

olympics-logoNelle giornate del 18 e 19 giugno 2015 le maggiori associazioni ambientaliste italiane, raccogliendo l’invito di Italia Green, hanno incontrato il Sindaco di Roma Ignazio Marino, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e il Presidente del Comitato promotore Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo per discutere della candidatura olimpica della capitale.

Di seguito il take di agenzia che riporta la posizione unitaria delle associazioni ambientaliste

LZ) ROMA 2024. ASS. AMBIENTALISTE A MALAGÒ: SIA PROGETTO ‘GREEN’

(DIRE) Roma, 19 giu. – “Le maggiori associazioni ambientaliste presenti in Italia guardano con interesse alla candidatura olimpica di Roma 2024 se il progetto e la sua eventuale realizzazione seguiranno criteri realmente ecologici, dall’energia alla mobilita’ al consumo di suolo, alla tutela della biodiversita’, alla valorizzazione del patrimonio culturale di Roma. Condizione inderogabile e’ che la candidatura olimpica di Roma rechi il segno di una forte innovazione e discontinuita’ in tutti i campi ecologicamente sensibili, che in tutti i passaggi sia garantita la massima trasparenza e legalita’ delle procedure e il pieno accesso dei cittadini alle informazioni legate all’evento, che Roma 2024 diventi l’occasione per progettare la Roma del futuro decidendo preventivamente per tutti gli interventi il successivo utilizzo nell’interesse della citta’ e individuando su questa base le aree urbane coinvolte nel progetto. E’ questa la posizione espressa da Fai, Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf al termine di due giorni di confronto in cui i massimi rappresentanti nazionali e romani delle associazioni hanno incontrato prima in Campidoglio il sindaco di Roma Ignazio Marino e le Assessore Cattoi e Estella Marino, poi il presidente del Coni Giovanni Malago’, il Presidente del Comitato promotore di Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo, la ‘general coordinator’ del Comitato Claudia Bugno, il presidente del comitato Paraolimpico Luca Pancalli”. Cosi’ in un comunicato le associazioni ambientaliste verso Roma 2014. (SEGUE)

(DIRE) Roma, 19 giu. – “Sia il Comune di Roma che il Coni hanno affermato da parte loro che per essere convincente per i romani, e competitiva in sede internazionale anche alla luce delle linee guida del Cio, la candidatura di Roma deve essere basata sulla massima sostenibilita’ ambientale dell’evento e sull’ascolto dei cittadini e delle associazioni, perche’ vi sia piena partecipazione nell’elaborazione di un progetto che traccera’ le linee di trasformazione della citta’. Lo scenario prefigurato e’ quello di una Roma che anche attraverso le Olimpiadi possa costruire il proprio futuro su basi di vera sostenibilita’: il che significa, hanno sottolineato le associazioni ambientaliste, minimizzazione del consumo di suolo, energia efficiente e pulita, controllo del ciclo delle acque e dei rifiuti, utilizzo di materiali ecocompatibili negli interventi realizzati per ospitare atleti e giornalisti, trasporto pubblico su ferro e piste ciclabili per raggiungere tutti i luoghi olimpici, impegno prioritario per valorizzare il patrimonio culturale della citta’, nessuna deroga o scorciatoia negli iter decisionali.
L’interlocuzione tra il Comitato promotore, le Istituzioni coinvolte- Comune, Regione, Governo- e le associazioni ambientaliste proseguira’ nelle prossime settimane per formulare e condividere le proposte migliori che possano consegnare ai cittadini un progetto olimpico che sia virtuosamente il punto di contatto tra il passato e il futuro”, concludono le associazioni.

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L’intervista di Radio 24 a Roberto Della Seta su Italia Green e il progetto di Roma olimpica

radio24_logoUna lunga intervista di Laura Bettini, conduttrice del seguito programma L’altro pianeta – trasmesso sulle frequenze di Radio 24 – a Roberto Della Seta.

L’intervista si è svolta il 30 maggio, a partire dalle ore 14.00

Il ruolo di Italia Green nel cammino del Coni e dell’Italia verso l’obiettivo di organizzare a Roma le Olimpiadi del 2024.

Olimpiadi a Roma? La capitale lancia la progettazione partecipata per aggiudicarsi i Giochi 2024

Articolo su Greenews

Dopo il ritiro della candidatura alle Olimpiadi del 2020, Roma ci riprova e inizia a mettere insieme il dossier che dovrà convincere il CIO ad assegnare alla città eterna i Giochi del 2024. Sui dettagli ancora poco si sa, ma c’è una novità: nella progettazione saranno coinvolte anche le associazioni ambientaliste.

La storia delle relazioni tra Ong ecologiste e Olimpiadi è notoriamente piena di conflitti, proteste, denunce di disastri ambientali consumati in nome dell’evento sportivo. Prendiamo le Olimpiadi invernali 2014 di Sochi, in Russia: la città sorge in un’area protetta dall’UNESCO, ma per costruire lo stadio e le infrastrutture sciistiche sono stati danneggiati diversi ettari di parco naturale. Le critiche degli ambientalisti sono rimaste completamente inascoltate. Andando un po’ più indietro nel tempo, si arriva ad Atene 2004. Quattro anni prima si erano tenuti i Giochi di Sydney, i primi della storia con delle “aspirazioni verdi”, ma la capitale greca, denunciò prontamente Greenpeace, non fece tesoro dell’esperienza australiana: “Il Comitato (organizzatore, ndr) ha tenuto una linea di politica ambientale piuttosto chiara, ma in concreto ha potuto solo fare pressione affinché fossero rispettati certi standard ambientali in determinati progetti, monitorando la situazione. Avrebbe tuttavia potuto fare molto di più per stimolare il Governo e le autorità pubbliche a rispettare le promesse ambientali fatte”. E mentre il conto alla rovescia per i Giochi di Rio segna ancora più di 400 giorni, le notizie che arrivano dal Brasile non sono buone: un campo da golf realizzato mettendo a rischio una riserva naturale, e propositi di pulitura delle acque della baia di Guanaraba già ridimensionati. Un film già visto.

Tuttavia, riflette Francesco Ferrante, ex senatore PD, ci sono anche storie positive: “Per i Giochi di Sydney, il Comitato Organizzatore collaborò con Greenpeace, con buoni risultati soprattutto nell’ambito delle scelte energetiche. Per le Olimpiadi di Londra, c’è stato un confronto tra gli organizzatori e il WWF, che poi ha stilato un report per spiegare aspetti positivi e negativi dei Giochi inglesi”. L’ex parlamentare Ecodem, poi fondatore del movimento Green Italia, ha da poco dato vita, con il collega Roberto Della Seta, alla società di public affairs Italia Green, che nel percorso di preparazione della candidatura romana per il 2024 si sta occupando di coinvolgere le associazioni ambientaliste, in modo che le loro osservazioni e istanze entrino nel dossier olimpico. “Fino ad oggi in Italia i grandi eventi sono stati un’occasione per costruire cattedrali nel deserto e cementificare le aree verdi. Ma è possibile adottare un modo diverso di operare: per questo abbiamo proposto al CONI di inserire già nella candidatura delle linee che la connotino in chiave sostenibile”. Non solo perché Roma e l’Italia non necessitano certo di altro cemento e scempi ambientali, ma anche perché “i criteri di sostenibilità sono l’unico aspetto che potrebbero garantire a Roma una candidatura competitiva. La Capitale non può certo competere sul gigantismo di altre città straniere, ma deve puntare sulla sua storia millenaria e sul rispetto dell’ambiente”, continua Ferrante.

In questa “procedura di ascolto e inclusione, che per l’Italia rappresenta un elemento di totale novità”, Italia Green farà la parte del facilitatore. “Puntiamo a mettere in contatto il mondo dello sport e quello della tutela dell’ambiente, facendoli dialogare direttamente tra loro, per superare le principali criticità di carattere ambientale che spesso, in passato, hanno caratterizzato la preparazione e lo svolgimento dei grandi eventi sportivi”. Alla società “spetta il compito di istituire un Osservatorio, composto da tecnici ed esperti del mondo sportivo da una parte e da membri di associazioni di tutela ambientale dall’altra parte, il cui primo step operativo sarà quello di definire una proposta di standard organizzativi e criteri progettuali a supporto della candidatura olimpica della città di Roma, in grado di aggiungere alla stessa, oltre ai noti asset della Capitale, anche il segno della qualità ambientale, urbanistica e sociale”. A fine aprile si è svolto il primo incontro tra il Presidente del Coni e Legambiente, WWF, Italia Nostra, Greenpeace, Lipu e FAI. Le associazioni hanno apprezzato l’approccio del CONI, ma per valutazioni più precise attendono di vedere i fatti. Intanto si lavora per la costituzione dell’Osservatorio, che dovrebbe avvenire entro l’inizio dell’estate.

La definizione delle linee guida spetterà ai membri del nuovo organo: “Uno dei temi su cui ci si concentrerà di più – spiega Ferrante – sarà sicuramente quello del consumo di suolo: bisognerà puntare sulla riqualificazione dell’esistente e nei casi in cui sarà necessario costruire edifici ex novo, bisognerà collocarli in aree scelte con attenzione e realizzarli secondo criteri di sostenibilità”.

Veronica Ulivieri

Parte dal Coni la start-up verde di Ferrante e Della Seta

Post di Jacopo Giliberto sul Sole 24 Ore.com

Il coni (cioè il comitato olimpico italiano) si è rivolto a roberto della seta e francesco ferrante come “ufficiali di collegamento” fra il mondo ambientalista e il percorso di candidatura di roma per le olimpiadi del 2024.
è forse il primo contratto di rilievo per i due esponenti dell’ambientalismo evoluto che hanno da poco istituito una start-up, l’italia green.

società di ecolobby
la società è giovanissima, e i suoi due fondatori un po’ meno: già al vertice della legambiente, già parlamentari di valore del pd, della seta e ferrante all’ingenuità entusiasta degli esordienti hanno aggiunto lo spessore dell’esperienza.
insomma, italia green è “una società di ecolobby”, mirata al mondo dell’economia verde e alle aziende di energie rinnovabili, rifiuti, mobilità, chimica verde, bonifiche.
a ferrante e della seta non piace la mia definizione di lobbisti verdi (o forse piace; non so e non l’ho chiesto loro), ma nella sostanza la giovane società fa questo. lobby di qualità nel mondo ecologista.
(non è l’unica società di lobby verde che conosco. il mercato della comunicazione istituzionale ha già un bouquet di alcuni ottimi lobbisti dell’ecologia).

l’accordo con il coni
italia green ha concordato con il coni una procedura di ascolto e inclusione delle istanze delle associazioni ambientaliste nel dossier per la candidatura di roma per i giochi olimpici del 2024.
sarà istituito un osservatorio, composto da tecnici ed esperti del mondo sportivo da una parte e da membri di associazioni di tutela ambientale dall’altra parte, il cui primo passo operativo sarà definire una proposta di standard organizzativi e criteri progettuali a sostegno della candidatura olimpica della città di roma. l’obiettivo è che la candidatura aggiunga, oltre alle qualità ben note di roma, anche una nota ambientale, urbanistica e sociale.

la green economy
il mercato di della seta e ferrante si rivolge all’economia verde, un settore vivacissimo. il rapporto greenitaly 2014 di symbola e unioncamere sostiene che durante la crisi 341.500 aziende italiane (il 22% del totale, addirittura il 33% della manifattura) hanno scommesso sulla green economy e che questo ha significato sviluppo in termini di export e di innovazione (il 30% delle aziende manifatturiere che hanno puntato sul verde hanno sviluppato nuovi prodotti o nuovi servizi, contro il 15% delle altre).
i lavori verdi (green jobs, would say who loves to speak english – saying jobs act, green act and so on) spingono l’innovazione nazionale e coprono il 70% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle nostre aziende.
l’eurobarometro infine segnala che alla fine del 2014 il 51% delle pmi italiane ha almeno un green job, ben più di germania (29%), francia (32) e regno unito (37%).

per saperne di più http://www.italia-green.com/